10 Mar Naadastan, rivista iraniana, parlando di cibo e amore, Marzo 2020
“Il mio lavoro è insegnare a cucinare. È un lavoro entusiasmante perché crea connessioni tra le persone, con la natura e, in fondo, anche con se stessi.
La mia cucina è il luogo in cui tramando le basi della tradizione italiana attraverso le ricette di famiglia. Per le mie proposte attingo a un enorme patrimonio di generazioni di ottime cuoche che facevano felici le loro famiglie nel quotidiano e, ancora di più, nelle grandi occasioni di incontro.
Io sono il tramite tra questa ricchezza culturale e i miei allievi. Per incanto, durante la lezione si creano ricordi, nascono associazioni mentali, tornano spaccati di vita passata. E questo recupero dalla memoria porta a volte momenti di incredibile emozione.
I miei ospiti arrivano da varie parti del mondo. Cucinare insieme unisce le culture: quando realizziamo un buon piatto spesso emergono più le similitudini che le differenze. È bello scoprire che sull’argomento del cibo elementi comuni uniscano tutta la famiglia umana.
Mi piace pensare che alla fine i miei ospiti si portino via qualcosa di me, dell’Italia e dell’esperienza vissuta insieme.
Così, l’atto di condividere un pasto preparato insieme si trasforma in gioia e bellezza.”
Per leggere l’articolo originale in italiano: Clicca qui
Per leggere l’articolo su Naadastan – il giornale Iraniano : Clicca qui